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Videoconversazioni su “L’ebreo inventato” – Spiegare il sionismo

Il «sionismo» è il movimento politico, sociale e civile che, tra Ottocento e Novecento, ha concorso attivamente al processo di emancipazione collettiva degli ebrei diasporici. Ha rafforzato l’identità degli ebrei quale popolo e, nell’arco di pochi decenni, ha condotto alla nascita di uno Stato ebraico.
Il termine «sionismo» è spesso utilizzato, in modo del tutto privo di riferimenti storici, per esprimere giudizi sulle forme dell’identità ebraica o, peggio, sulle politiche di Israele – naturalmente suscettibili in sé di valutazioni analoghe a quelle di ogni altro Stato.
Questo rende l’antisionismo un sinonimo mascherato dell’antisemitismo, una delle forme contemporanee di pregiudizio e ostilità verso gli ebrei. È quindi fondamentale ricondurre il concetto di «sionismo» agli eventi che lo hanno generato e lo hanno visto soggetto e protagonista di un processo culturale ampio che ha coinvolto ebrei, come anche non ebrei.
È inoltre necessario sottolineare il carattere plurale e ibrido del fenomeno: variamente connotato nei tempi, nei luoghi e in ragione dei molteplici proponenti e interpreti; sempre interconnesso ai contesti, alle culture e alle trasformazioni generali.

 

Claudio Vercelli è storico contemporaneista, docente a contratto dell’Università cattolica di Milano, ricercatore presso il Centro studi Piero Gobetti e l’Istituto di studi storici Salvemini di Torino.