Il doppio articolo – La preposizione של (di)
L’ebraico che noi conosciamo oggi, come abbiamo accennato, è composto da quattro strati (biblico, rabbinico o mishnico, il cui inizio coincide con la distruzione del Secondo Tempio, nel 70 e.v., medievale e contemporaneo), senza considerare tutti i prestiti da altre lingue.
È interessante notare come il risultato del passaggio da uno strato ad un altro non sia stato sempre lineare. Possiamo trovare dei termini e delle strutture del Tanach che sono state abbandonate dalla lingua rabbinica e che però ritroviamo nella lingua parlata di oggi.
Possiamo portare ad esempio l’uso del doppio articolo, prima del sostantivo e prima dell’aggettivo. Nella lingua biblica c’è, così come nella lingua che parliamo ogni giorno. “Quest’uomo” si dice האיש הזה. Viceversa, nell’ebraico rabbinico l’articolo non è necessariamente usato e la stessa struttura diventa איש זה.
Questo esempio testimonia l’irregolarità temporale del passaggio dalla sintassi biblica a quella rabbinica a quella di oggi.
Un esempio opposto, invece, è quello della preposizione של, “di”, che tutt’ora usiamo. Nella lingua biblica il possessivo non viene espresso con la medesima preposizione של, quanto con ….אשר ל. In Genesi 13:1, per esempio, leggiamo: ויעל אברם ממצרים הוא ואישתו וכל-אשר–לו, ovvero: “Abramo partì dall’Egitto con sua moglie e con quanto possedeva.” (Traduzione di Rav Dario Disegni).
Nell’ebraico rabbinico il relativo אשר viene sostituito con ש, che, unito alla preposizione ל, ha creato la preposizione של, ancora in uso, per indicare il ‘di’ italiano. Quindi la frase “il libro di Moshe” diventa הספר של משה.
Queste sono due piccole dimostrazioni di quanto si trovi, nella lingua di oggi, sia l’eredità tanachica, come nel caso di האיש הזה, sia quella rabbinica, con l’uso della proposizione של.
Prof. ssa Luisa Basevi