Top
Image Alt

Biografia di Else Lasker-Schüler

Else (Elisabeth) Schüler nasce a Elberfeld, oggi un quartiere di Wuppertal, l’11 febbraio 1869 in una famiglia della buona borghesia ebraica (il padre Aaron è banchiere). È una bambina precoce. Fino ai tredici anni frequenta una scuola per ragazze di buona famiglia, poi riceve una istruzione privata a casa. Ha un rapporto molto intenso con la madre (morta nel 1890) e con il fratello Paul, scomparso prematuramente nel 1882. Nel 1894 sposa il medico Berthold Lasker e si trasferisce con lui a Berlino dove prende lezioni di disegno ed entra in contatto con la bohème letteraria ed artistica della metropoli, in particolare con il gruppo Die Kommenden (I venienti) e con il poeta vagabondo e guru di una intera generazione di giovani letterati Peter Hille. Nel 1899 nasce il figlio Paul.

Nel 1901 pubblica il suo primo volume di poesie Styx e partecipa alle attività del gruppo di artisti e intellettuali riuniti sotto il nome Die Neue Gemeinschaft (La nuova comunità). Nel 1903 divorzia dal marito e sposa il giovane musicista e futuro fondatore della rivista «Der Sturm» Georg Levin, che Lasker-Schüler chiamerà con quello che diventerà poi il suo pseudonimo: Herwarth Walden. Nel 1905 pubblica la raccolta di poesie Der siebente Tag (Il settimo giorno) e nel 1906 un libro in memoria del suo amico e mentore artistico, Das Peter-HilleBuch (Il libro di Peter Hille). Nel 1907 esce il volume in prosa Die Nächte Tino von Bagdads (Le notti di Tino di Bagdad). Con la pubblicazione della raccolta di poesie Meine Wunder (Le mie meraviglie) Lasker-Schüler diventa una delle più importanti voci poetiche della generazione espressionista.

  Nel 1912 divorzia da Herwarth Walden e pubblica il romanzo “d’amore con persone realmente esistenti” Mein Herz (Il mio cuore). Nello stesso anno conosce il giovane poeta Gottfried Benn con cui inizia una relazione, ma soprattutto un intenso scambio poetico, come documentano le poesie d’amore che Lasker-Schüler gli dedica, chiamandolo “Giselheer”. La poetessa conosce anche il pittore Franz Marc con cui fino al 1914 intesse un fitto epistolario, fatto di cartoline dipinte a mano e lettere, in un affascinante connubio di scrittura e immagine. Lasker-Schüler si presenta qui nei panni di Jussuf di Tebe e si rivolge a Marc come al Cavaliere Azzurro. Nel 1912 pubblica le Ballate ebraiche. Dal 1917 al 1919 trascorre lunghi soggiorni in Svizzera per assistere il figlio Paul malato. Nel 1919, al Deutsches Theater di Berlino, è rappresentata per la prima volta l’opera teatrale Die Wupper (pubblicata nel 1909) ed esce il romanzo Der Malik (Il Malik). Nel 1921 Lasker-Schüler pubblica l’opera Der Wunderrabbiner von Barcelona (Il rabbino taumaturgo di Barcellona). Nel 1926 l’amato figlio Paul si ammala di tubercolosi. Morirà l’anno successivo, gettando la poetessa in uno stato di profonda prostrazione. Nel 1932 Lasker-Schüler è insignita del Premio Kleist. Nel 1933, dopo essere stata aggredita per strada da squadracce naziste, la poetessa lascia la Germania ed emigra in Svizzera, dove vivrà prevalentemente a Zurigo – in condizioni precarie e tra continue schermaglie con le autorità per il permesso di soggiorno. Nel 1934 e nel 1937 intraprende due viaggi in Palestina, “la terra degli Ebrei”. Nel 1938 le viene tolta la cittadinanza tedesca. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale la coglie in Palestina, dove si è recata per la terza volta. La poetessa non può quindi più far ritorno in Europa, inoltre le autorità svizzere non le concedono il visto di ritorno. Lasker-Schüler trascorre gli ultimi anni della sua vita a Gerusalemme, in un ambiente che avverte sempre più estraneo, anche per via della lingua. La perdita della patria, la lontananza dagli amici tedeschi, le stentate condizioni di vita dovute all’emigrazione, gli orrori della guerra, la persecuzione degli ebrei in Europa, ma anche i conflitti tra arabi e palestinesi nella Palestina sotto il Mandato britannico accrescono il suo senso di solitudine e delusione.  Frequenta pochi amici, tra cui Werner Kraft, Martin Buber e Samuel Hugo Bergmann, e sostiene gli sforzi di pacificazione fra ebrei e arabi promossi dall’organizzazione Brit Shalom. Nel 1943 pubblica la sua ultima raccolta di poesie Mein blaues Klavier (Il mio pianoforte azzurro). Muore per un attacco cardiaco il 22 gennaio 1945.

 

Nell’immagine a sinistra: ritratto fotografico di Else Lasker-Schüler nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, National Library of Israel, Schwadron collection.

Nell’immagine a destra: foto di Else Lasker-Schüler in costume orientale (Principe Jussuf), frontespizio del romanzo epistolare Il mio cuore (1912) – Marbach, Collezione privata.

 

<< Torna alla pagina iniziale