Videoconversazioni su “L’ebreo inventato” – L’ombra lunga dell’accusa di “doppia cittadinanza
È esperienza comune agli ebrei, nei diversi paesi del mondo, quella di percepire una diffidenza nei confronti della propria specificità: “Siete diversi, avete le vostre tradizioni, i vostri costumi, le vostre regole”. Questa diffidenza racchiude una difficoltà a capire identità multiple, così come le differenze tra i concetti di “religione” e “popolo”, “cittadinanza” e “nazione”; ma è anche l’ombra lunga dell’accusa di “doppia cittadinanza” che nasce con i nazionalismi e l’antisemitismo razzista di fine Ottocento e torna a manifestarsi in modo eclatante nelle confusioni che si fanno tra cittadini israeliani ed ebrei nella diaspora
L’esperienza ebraica, con la sua storia e la sua identità al plurale, capace di conservare la propria unità e continuità attraverso continui “processi di ibridazione, mescolamento e riscrittura dei propri modi di essere e di pensare”, può essere paradigmatica per riflettere sui problemi di convivenza tra gruppi diversi, tra maggioranze e minoranze vecchie e nuove, che rappresenta la sfida stessa della democrazia.
Saul Meghnagi, pedagogista, ha presieduto l’Istituto superiore per la formazione (ISF) e l’Istituto di ricerche economiche e sociali (IRES). Consigliere dell’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), coordina la Commissione educazione e giovani.