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Proverbi

In ogni lingua ci sono proverbi e detti che si trasmettono di generazione in generazione e la cui origine spesso ci è sconosciuta.

Nella cultura del mondo mediterraneo occidentale, talvolta, possiamo individuare motti e sentenze radicati nella comune sapienza popolare.

Per quanto riguarda l’ebraico, è ovvio che i proverbi e i detti provengano dalle antiche basi dei testi biblici o talmudici.

Facciamo alcuni esempi:

In italiano diciamo: “chi troppo vuole, nulla stringe” e in ebraico ritroviamo proprio lo stesso detto la cui origine è rintracciabile in Bavlì, Rosh HaShana, pag. 4b:

ָתָּפַסְתָּ מְרֻבֶּה, לֹא תָּפַסְתָּ

“Hai preso tanto, [ma] non hai preso [nulla].”

Un’ altra perla di saggezza popolare italiana ci deriva dalla cultura ebraica. Ė il famoso:

אֵין כָּל חָדָשׁ תַּחַת הַשָּׁמֶשׁ

“Nulla di nuovo sotto il sole”

che troviamo in Kohelet, 1:9.

E ancora:

אֵיזֶהוּ חָכָם? הַלּוֹמֵד מִכָּל אָדָם

“Chi è il sapiente? Colui che impara da qualsiasi persona”,

in Pirké Avot 4:1.

Anche nella Torah troviamo delle massime, tra cui il famoso:

 וְאָהַבְתָּ לְרֵעֲךָ כָּמוֹךָ

“Ama il tuo prossimo come te stesso”

che leggiamo in Vaikrà- Levitico 19:18.

 

Insomma, da sempre il pensiero ebraico ha arricchito il mondo di principi etici e morali che, anche attraverso i proverbi, esprimono una sconfinata saggezza.

Prof.ssa Luisa Basevi

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